Questa prima edizione di Dedalo Minosse Cinema si concentrerà sulla produzione italiana più recente (2014-2016) e la giuria premierà chi meglio ha interpretato la professione dell'architetto in un momento di passaggio cruciale per la professione, quale quello che stiamo vivendo. In vista della manifestazione, sono stati presi in considerazione i seguenti lungometraggi:
2014 I - Fabrizio Rongione, Ludovico Succio
Alexandre Schmidt è un architetto famoso, in crisi di incomunicabilità con la moglie psicologa. Gerardo è uno studente di architettura, assai legato alla sorella spesso malata. Un viaggio attraverso la "grande bellezza" italiana, a partire dalla visita nei luoghi di Borromini, salverà le due coppie. NdR: "La Sapienza di Eugène Green offre un'ulteriore possibile chiave di lettura, che scaturisce dal confronto con la "Grande bellezza". Nel film premio Oscar, la Grande Bellezza del nostro paese è devastata, imputridita, rovinata. È senza speranza e decadente, come la società italiana che non ne ha più prodotta, di bellezza, né grande e né piccola, e non ne sa godere. E questa è, guarda caso, la visione di un regista italiano, che con la sensibilità personale dell'artista ripropone quello che la sensibilità generale delle persone, l'inconscio collettivo del popolo, sente come sconfitta urticante: una sconfitta alla quale, affascinati dall'orrido, non sappiamo più opporci. Ben diversa è la visione di un regista non italiano: in "La sapienza" Green racconta a suo modo la Grande Bellezza italiana, ma ne dà una visione salvifica, di speranza. Prima del viaggio attraverso alcuni fantastici luoghi italiani, scelti tra gli innumerevoli che il paese è in grado di fornire, le coppie protagoniste, marito e moglie, fratello e sorella, sono preda della malattia, e dell'incomunicabilità, legittimamente provocata dalle ingiurie della vita. Dopo una nuova, acquisita frequentazione, la Grande Bellezza avrà il sopravvento e opererà una sorta di miracolo rigeneratore. Le persone non diventano più buone, ma più consapevoli e serene. Se estetica e etica vanno di pari passo, come ci ricorda la tradizione, non dobbiamo permettere che lo sconcio dell'estetica abbia il sopravvento: bensì continuare a crederci. Così pare raccomandarci un regista straniero, nato a New York e naturalizzato francese, che conosce molto bene l'Italia" (Alessandra Comazzi, 2014).
2014 I - Paola Cortellesi, Ennio Fantastichini
Dalla storia vera di Guendalina Salimei, architetto romano. Nel film, Serena è un architetto dal talento straordinario. Dopo una serie di successi professionali all'estero, torna in Italia. Ma è una donna, e sono guai. Incontra Francesco, tra loro nasce uno strampalato rapporto, in cui entrambi mentono, con gli altri, sulla loro identità. Ha raccontato Salimei: "Il regista Milani mi aveva cercato dopo aver visto il progetto del nostro studio per rigenerare il quarto piano del Corviale dove oggi ci sono oltre 100 alloggi occupati. Nel 2007 l'Ater aveva promosso un concorso per mettere in regola questa situazione e T Studio aveva vinto con il progetto del Chilometro Verde". Il progetto è stato fermo diversi anni ma nel 2015, anticipa l'architetto Salimei, dovrebbe andare in appalto. Sarà anche merito del film? Aggiunge Cortellesi: "Avevamo pensato che la nostra protagonista dovesse essere un architetto che si occupava di grandi opere e ci siamo imbattuti nel progetto di riqualificazione del Corviale approvata dal Comune di Roma e realizzata da un architetto donna, e abbiamo potuto contare sulla sua preziosa consulenza. Scrivendo il copione del film mi sono resa conto, insieme con gli altri autori, che l'architettura sociale rientra nell'impegno civile".
2015 I TV - Alessandro Giupponi
Arturo, anziano architetto, e Riad, cingalese dalla chioma candida, vivono assieme a Roma. Riad è il badante dell'architetto, costretto a camminare con le stampelle a causa di un ictus. Nello Sri Lanka, paese che racconta come un paradiso, ha moglie, figli e una famiglia numerosa. L'architetto invece è praticamente solo, nessun amico e un fratello che vive lontano. A breve il suo appartamento verrà venduto dal tribunale (ha avuto qualche disavventura finanziaria) e lui rischia di restare senza tetto. L'unica chance è lasciare Roma e raggiungere il fratello, ma non se ne parla. Di tanto in tanto il badante gli descrive le meraviglie del suo paese con le parole sognanti di una fiaba. "Vuoi venire?", chiede all'improvviso il cingalese. Arturo ci pensa per bene, ci dorme su, ci ripensa, ci ri-dorme e alla fine risponde: "Sì!".
2015 I - Claudio Botosso
Cercando acquirenti per la sua villa in riva al mare, l'architetto cinquantenne Andrea conosce la studentessa Hikma, sorella minore di un ristoratore tunisino cui deve ristrutturare un attico. Hikma è incinta, e sta vivendo un grave conflitto con il fratello, mussulmano osservante: Andrea decide di ospitarla nella sua villa, in cui è tornato ad abitare. Hikma gli ricorda la moglie Sofia, morta quattro anni prima in circostanze oscure, proprio nella villa. Qui il passato riemerge con veemenza: è nei vestiti appartenuti a Sofia, che Hikma indossa con leggerezza, è nel giardino, tornato rigoglioso dopo un periodo d'abbandono. I sensi di colpa non hanno mai lasciato Andrea: sottovalutandone ansia e instabilità, era lontano per lavoro quando la moglie, incinta di otto mesi, veniva travolta da un'alluvione. Hikma viene sostenuta dalla vicinanza di Andrea, che esce così dall'indifferenza, dal gelo che avvolge il suo cuore da anni. A sua volta, Hikma aiuta più di quanto immagini Andrea: invogliandolo a curare il giardino al ritorno della primavera, riesce a ritrasmettergli fiducia anche nelle sue capacità professionali.
2016 I - Jordi Mollà Perales
Si racconta il dramma di un giovane architetto, Marco Berardi, felicemente sposato e padre di una bambina, che vedrà la sua vita distrutta per una falsa accusa, un errore giudiziario che lo porterà in carcere. Uscirà dalla prigione annientato, con il desiderio di vendicarsi contro chi gli ha cancellato passato, presente, futuro. Tratto da un libro dello stesso regista Rosario Errico.